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ecco la risposta che abbiamo mandato a Malan:

Gentile Senatore,
prima di tutto la ringraziamo della risposta, visto che è stato l'unico tra i capogruppo al Senato ed i vari membri della Commissione Affari Costituzionali a reputare opportuno risponderci.


Detto questo, è confortante sapere che il relatore di una proposta di legge dei cittadini, ovvero dei detentori della sovranità nel nostro Paese, sia contrario alla proposta di legge stessa. Immaginiamo con quanta passione, profondità e equanimità  saprà argomentare i pro ed i contro della nostra proposta.

Magari la possiamo aiutare, andando a dare una diversa interpretazione alla sua sintesi:

 1. Sì alla incandidabilità dei condannati: in un paese dove per fare il bidello o prendere la patente nautica bisogna essere incensurati, sarebbe auspicabile che chi concorre alla creazione del nostro ordinamento normativo possedesse una specchiata moralità o quanto meno requisiti etici coerenti con la dignità del ruolo che va a ricoprire. Se poi sperare nella sobrietà della casta è troppo, ci accontenteremmo che i requisiti di candidabilità fossero coerenti con quelli richiesti al bidello di cui sopra, a meno che gli art. 3 e 27 della costituzione si applichino finalmente anche a lui.

2.      Sì al tetto delle due legislature: inamobilità contro inamovibilità, sembrerebbe dire il suo ragionamento. In realtà i burocrati che lei cita, dovrebbero essere dei meri esecutori della volontà politica del momento storico. Ed è sano che la volontà politica sia espressione dei tempi e della società che la generano. La politica non può diventare un lavoro, con le inevitabili patologie che questo genera. La politica deve essere un servizio civile nei confronti del proprio paese, svolto senza conflitti di interessi e per un periodo di tempo determinato in modo da non creare roccaforti di potere e permettere il ricambio generazionale con chi è chiamato a costruire il futuro suo e di questo paese.

3.       Sì alle preferenze: il Movimento 5 Stelle ha dimostrato come la politica può essere fatta anche senza godere di rimborsi elettorali e con stipendi più che dignitosi ma non offensivi del cittadino medio. E ci sembra che le cronache giudiziarie di questi ultimi anni abbiamo dimostrato che questa pessima legge elettorale non sia servita nemmeno a spezzare le contiguità tra mafia e politica.

 Se poi dovesse non essere ancora persuaso, visto che è il relatore della NOSTRA proposta di legge, siamo disponibili ad incontrarla per offrirle maggiori spunti di riflessione da portare in commissione.

Rimaniamo in attesa di un suo gentile riscontro.

Cordiali saluti.

I cittadini di Parlamento Pulito


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Antonio C
15/3/2011 01:46:15 am

E' di oggi questo articolo di Antonello Caporale :

Ma quant’è bella la legge porcata!

http://antonello-caporale.bcdeditore.it/2011/03/ma-quant%E2%80%99e-bella-la-legge-porcata/

A smontare l' argomenazione riportata dall' unico senatore che si è degnato di risponderci, circa il fatto che una lista bloccata terrebbe lontano la criminalità organizzata.

Reply
Claudio Sperandio
15/3/2011 05:58:35 pm

Apprezzo da sempre la proattività di chiunque, e vorrei avere il vostro tempo e la vostra passione (nonché 15 anni di meno), ma una risposta ad un Senatore del PDL doveva essere più ponderata, articolata e scritta in italiano perfetto.

Replicare a Malan mi sembra persino una perdita di tempo, visti gli argomenti che ha esposto.

Il vulnus dell'incandidabilità per un pregiudicato resta: se un cittadino paga il suo debito con la giustizia, è successivamente di nuovo PARI agli altri?

E' qui che dovrebbe subentrare la logica dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici; mai più solo temporale e per tutti i reati, tranne quelli d'opinione o i c.d. "politici".

Buona giornata.

Reply
Antonio Caprari
15/3/2011 07:13:49 pm

Claudio,
non ci sono vincoli, non siamo un quartier generale. Nulla impedisce a te di replicare nelle forme che reputi piu' appropriate. Anzi piu' il cittadino mostra autonomia di azione e meglio è.
Fin dall' inizio dell' iniziativa per chiedere ai nostri dipendenti di votare la proposta di legge parlamento pulito,dalla pagina facebook si è incitati i cittadini ad attivarsi anche autonomamente per far pressione sulle istituzioni.

Reply
HDMarsil
17/3/2011 04:20:22 am

Mi ha risposto Ceccanti:

[email protected]
a me

mostra dettagli 18:47 (30 minuti fa)

Io avevo già risposto intervenendo a suo tempo nel dibattito.
C'è un doppio verdetto referendario nel 1991 e nel 1993 che aveva indiizzato verso i collegi uninominali contro il sistema delle preferenze che per la Camera aveva incentivato le degenerazioni perggiori.
Più il collegio è piccolo e meglio è.
Pensate a cosa sucecde per il voto di preferenza alle elezioni regioanli soprattutto nelle provibnce medio-grandi.
Cari saluti

Stefano Ceccanti

Reply
5/4/2011 05:29:54 am

Una precisazione: i referendum sulle prenerenze in realtà NON le hanno abolite ne indicavano una loro abolizione ma solo la riduzione alla preferenza unica.

tuttavia si è visto che nella pratica questo non ha comportato nessun migliramento, invece l' abolizione totale delle preferenze ha pure ristretto lo spazio di espressione democratica.

Quindi il problema NON sta nel meccanismo delle preferenze ma ancora più a monte, è un fatto culturale e questo NON si cambia con una legge elettorale, però una legge elettorale castrante verso le libertà decisionali degli elettori diminuisce il livello di democrazia.

Reply
18/10/2013 04:25:52 pm

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